La Sinistra Sbagliata

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Categoria: Politica e filosofia
Pubblicato Martedì, 15 Aprile 2014 14:18
Scritto da Super User
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sinistra sbagliataLA SINISTRA SBAGLIATA
Riflessioni sul declino
politico e culturale della sinistra italiana


Collana: Frontiere
Autori Vari
Libro cartaceo
Prezzo: Euro 16
ISBN: 978-88-86464-20-8

 

C’era una volta la sinistra.... avrebbe potuto essere l’incipit di questo libro, come quello delle fiabe di una volta. La sinistra, secondo molti, è ormai in Italia soltanto un’indicazione geografica, cioè non esiste più come soggetto e progetto politico. Quali sono le ragioni di questa débâcle? Come si è arrivati a questi risultati? Le ragioni sono di una sinistra che pensa, dice e fa, cose fondamentalmente sbagliate. La Sinistra sbagliata è quella che frequenta i salotti televisivi ma non conosce più i territori; è quella che si scalda per i rom e i migranti ma si dimentica dei pensionati e dei poveri italiani; è quella che introduce la tracciabilità dei pagamenti dei pizzicagnoli e non si accorge dell’elusione fiscale miliardaria delle grandi banche; è quella che tresca con il “compagno Ricucci” nel tentativo, fallito, di “farsi la banca”; è quella che si dichiara riformista o persino rivoluzionaria ma quando governa è contraria a qualunque cambiamento reale; è quella che confonde i tagliagole di Al Qaeda con i partigiani di “Giustizia e Libertà”; è quella dei professori e dei giornalisti che si ricorda degli operai soltanto quando finiscono bruciati in qualche fabbrica; è quella che, dopo aver perduto clamorosamente le elezioni dice: “La gente non ha capito” o “Abbiamo comunicato male”; è quella che accusa di “demagogia” coloro che attaccano i privilegi ingiustificati della casta politica; è quella che dà del delinquente a Berlusconi ma quando governa non risolve il conflitto d’interessi; è quella che di fronte a una crisi economica epocale sa dire soltanto: “Non bisognava togliere l’Ici”; è quella che filosofeggia di partito “liquido” mentre i suoi avversari si organizzano; è quella che insegue Di Pietro nei suoi furori giustizialisti invocando forche e manette per tutti; è quella che afferma, tra l’ilarità generale: “Le tasse sono bellissime!”.
Karl Marx diceva, un secolo e mezzo or sono, che compito dei filosofi era stato fino a quel momento di interpretare la storia, ora era giunto il momento di cambiarla. La sinistra italiana ha imboccato “il viale del tramonto” non soltanto perché non ha più l’aspirazione e la volontà di cambiare il mondo, ma perché ha perso anche la capacità di capirlo e di interpretarlo.